Negli ultimi due decenni, l’incremento delle tecniche chirurgiche laparoscopiche, la cosiddetta “chirurgia con i buchetti”, ha consentito di ridurre significativamente i tempi di ripresa e di degenza dopo molte operazioni addominali (interventi per calcolosi della colecisti, per obesità, per ernia iatale, per resezioni intestinali, ecc.).
Più di recente, al fine di ottimizzare ulteriormente la ripresa post-operatoria e soprattutto di ridurre le complicanze, si stanno diffondendo nuovi approcci metodologici al paziente chirurgico denominati protocolli ERAS (Enhanced Recovery After Surgery), ovvero miglioramento del ricovero dopo chirurgia.
Questi protocolli, che insieme alla mia equipe stiamo adottando da oltre un anno in seguito ad uno specifico corso frequentato in Olanda, si fondano sul principio della multidisciplinarietà con un lavoro integrato di medici, infermieri e nutrizionisti.
Per semplificare potrei dire che i protocolli ERAS, pur differenziandosi a secondo del tipo di intervento chirurgico, si sviluppano in tre momenti principali:
1) FASE PREOPERATORIA: prevede l’attuazione di un adeguato programma informativo sull’intervento chirurgico. L’informazione infatti produce esiti favorevoli di tipo psico-educativo determinando una riduzione del dolore e dell’ansia con una più rapida ripresa delle attività sociali e lavorative.
È prevista l’assunzione di bevande zuccherine fino a 2-3 ore prima dell’intervento chirurgico in modo da affrontarlo in un ottimale stato metabolico-nutrizionale. Non è previsto invece l’utilizzo routinario della preparazione intestinale (clisteri e lassativi) per evitare complicanze quali la disidratazione ed il ritardo della canalizzazione.
2) FASE INTRAOPERATORIA: include la preparazione del paziente all’anestesia, il suo corretto posizionamento sul lettino operatorio, il monitoraggio anestesiologico, il mantenimento delle condizioni di sicurezza e l’assistenza durante il risveglio. Vengono accuratamente evitati il sovraccarico di liquidi e l’ipotermia (uso di coperte termiche) e controllati accuratamente il dolore, la nausea ed il vomito nel post-operatorio. Vengono inoltre evitati presidi medico-chirurgici come il catetere vescicale, il sondino naso-gastrico ed i drenaggi.
3) FASE POSTOPERATORIA: l’obiettivo di questa fase è l’ottenimento di un rapido recupero con ritorno precoce alle attività quotidiane del paziente. Ciò avviene mediante una mobilizzazione fin da poche ore dopo l’intervento ed una rapida ripresa dell’alimentazione orale.
In conclusione potrei dire che l’applicazione costante dei nuovi protocolli ERAS, soprattutto in chirurgia dell’obesità e colo-rettale, rappresenta una reale rivoluzione nel modo di approcciare al paziente chirurgico con una notevole riduzione delle complicanze e con riscontro sempre favorevole sia nei pazienti sia nei loro familiari.