I sintomi associati alla Malattia da Reflusso Gastro Esofageo (MRGE) ovvero bruciore allo stomaco, eruttazioni, palpitazioni, dolore dietro lo sterno, raucedine, tosse persistente etc., sono molto frequenti. Ne ho percezione professionale quotidiana e quando mi capita di scrivere un post sull’argomento i messaggi sono sempre numerosi.
Tra gli aspetti meno chiari sulla MRGE c’è quello relativo alla terapia. Pur facendo il chirurgo e occupandomi da sempre di queste problematiche, vorrei affermare ancora una volta che la prima cura contro il fastidiosissimo reflusso consiste nel cambiamento dello stile di vita, con particolare riferimento all’alimentazione!!
Nella gran parte dei casi la MRGE è infatti di competenza medica, non chirurgica, ed è controllata con la assunzione di farmaci che agiscono o riducendo la produzione di acido, o tamponandolo, o migliorando la motilità gastrica ed esofagea con conseguente riduzione del tempo di svuotamento di questi organi.
La chirurgia viene solitamente proposta quando i trattamenti sopra citati falliscono e quando il dosaggio dei farmaci necessario a controllare i sintomi è eccessivo. La chirurgia viene anche proposta nei pazienti giovani, per evitare di programmare una intera vita in condizioni di farmaco-dipendenza.
La chirurgia antireflusso viene eseguita per via laparoscopica, senza aprire l’addome e consiste nel riposizionare lo stomaco correttamente, cosa importantissima in caso di concomitante ernia iatale, e nel creare un nuovo sfintere alla base dell’esofago per fermare il reflusso.
Il paziente normalmente riprende una alimentazione leggera dopo 24 ore e viene dimesso in terza giornata. Nei centri con provata esperienza in chirurgia esofagea il tasso di soddisfazione è molto alto con una risoluzione completa dei sintomi in oltre l’85% dei pazienti.